Notti al gelo, all’aperto. A convincere i senzatetto a rifugiarsi nella struttura messa a disposizione dal Comune vi sono i volontari che di notte girano nella zona delle stazioni e nei punti più nascosti della città.
«C’è un posto caldo, vieni con noi». Anche l’altra sera i City Angels insieme con i “colleghi” della Croce Rossa, hanno aiutato le persone dimenticate e davvero invisibili, ancora di più nelle notti di ghiaccio.
Un quasi settantenne magrebino, sotto un giaciglio di fortuna e che di certo non può riparare dalle temperature che scendono sotto lo zero, sebbene l’inverno non abbia ancora fatto registrare quei freddi polari che mettono a dura prova qualunque fisico, figuriamoci quello di persone con parecchie primavere alle spalle e che dormono all’aperto.
E poi un cinquantenne varesino, problemi così seri in famiglia da essersi trovato fuori di casa senza saper dove andare. A indicare un rifugio, i volontari della notte.
Quei City Angels che insieme al loro coordinatore provinciale Andrea Menegotto perlustrano la zona delle stazioni, ma vanno anche in altre aree, a seconda delle segnalazioni che arrivano.
Primo mese del nuovo dormitorio e del nuovo piano per affrontare l’emergenza freddo per le persone sole e povere. Sei posti, saliti ora a sette, in via Maspero, nel cosiddetto dormitorio provvisorio, che sarà attivo fino a marzo.
Nei locali, a coordinare l’accoglienza, vi sono gli operatori della Cooperativa lotta contro l’emarginazione (Colce).
A Varese vi è anche l’altro “polo”, vicino e attivissimo, quello degli Angeli Urbani, all’ex chalet Martinelli, dove il numero dei posti letto è salito per affrontare l’ emergenza (dopo lo stop alla sperimentazione delle persone più povere che, negli anni scorsi, venivano trasportate a Bizzozero ogni sera con un furgoncino nella sede Cri).
(Tratto da prealpina.it)